Il successo della pellicola dedicata agli X-Men convince la 20th Century Fox a mettere in produzione un sequel il prima possibile.

Il materiale fumettistico di riferimento, lasciato in secondo piano durante la produzione del film d’esordio, diviene stavolta un elemento base. La prima scelta del regista Bryan Singer ricade sulla Saga di Fenice Nera; tuttavia, lo sceneggiatore Zak Penn lo convince che sarebbe una svolta narrativa troppo drastica per un personaggio come Jean Grey, che sul grande schermo gli spettatori devono ancora conoscere al meglio.

 

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Dopo aver scartato anche una trama sul virus Legacy, Singer concentra la sua attenzione su due caratteristiche fondamentali della saga fumettistica degli X-Men: il misterioso passato di Wolverine e i pregiudizi e l’odio verso la razza mutante. In particolare, le storie Weapon X, di Barry Windsor-Smith, e