Dylan Dog è un prodotto atipico, da sempre. Nonostante si tratti di un mensile da edicola edito da Sergio Bonelli Editore, nave maestra delle case editrici italiane, ha sempre proposto contenuti che, pur nascendo dalla cultura pop, vanno a mettere in luce aspetti della stessa che talvolta diventano riferimenti di nicchia.
La fine dell’oscurità, Dylan Dog numero 374 della serie regolare (proposto a Lucca Comics & Games con una variant letteralmente da urlo), prende questa peculiarità del personaggio e la rende cardine della narrazione proponendo una guerra tra cultura e controcultura. Mauro Uzzeo e Giorgio Santucci pescano a piene mani dal male che tanto ha suscitato la curiosità dei seguaci dell’horror lovecraftiano, tessendo un intreccio caratterizzato da un’estetica generalmente associata ai Grandi Antichi: ricca di simboli e livelli di lettura nascosti, rappresenta il percorso da seguire per sviscerare al meglio i contenuti dell’albo.
Come dichiarato dallo...
Abbiamo recensito il numero 374 di Dylan Dog: La fine dell'oscurità, di Mauro Uzzeo e Giorgio Santucci
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