È buffo pensare che Il prigioniero! sia il primo capitolo di un arco narrativo concepito da Leo Ortolani per essere una storia “facile”, ma che si rivelerà uno degli esperimenti più atipici e coraggiosi della saga di Rat-Man. Dopo l’ambiziosa quadrilogia dei Sacrificabili, l’autore voleva dedicarsi a qualcosa di meno impegnativo e pensò di ripescare alcune delle numerose sequenze e gag che aveva dovuto scartare in passato per problemi di spazio. Per evitare che questa operazione non si riveli un esplicito clip show cartaceo è necessario uno stratagemma in grado di mascherarne le intenzioni iniziali; uno scenario post-apocalittico è di sicuro una degli ultimi espedienti narrativi che ci si potrebbe aspettare come raccordo tra una manciata di battute.

 

 

Janus Valker si aggira per una landa desolata, tra edifici in rovina e cadaveri abbandonati, cercando di sfuggire al Guardiano. Il suo obietti...