Quando si parla di cinema d’animazione spesso non è tanto il regista quanto la casa di produzione ad essere riconoscibile per stile e tematiche. Pixar, Dreamworks, Aardman sono solo i più noti esempi in tal senso a cui va ora ad aggiungersi la Laika che dopo il successo di Coraline e la porta magica (candidato agli Oscar 2010) continua il suo percorso fatto di stopmotion e storie dark con ParaNorman.
In una città dal misterioso passato c’è un ragazzino, Norman per l’appunto, che riesce a parlare con i morti. Nessuno gli crede ed è destinato a diventare lo “strano” del paese almeno finché lo spirito di una ragazzina un tempo ingiustamente accusata di stregoneria non comincia a minacciare l’intera comunità….
Partiamo da ciò che non è: ParaNorman non è un film bello come Coraline, il soggetto è originale e non proviene dalla mente geniale di Neil Gaiman (uno dei pi&ugra...
Prodotto dallo stesso studio di Coraline, ParaNorman sembra non cercare di rompere quegli schemi consolidati del cinema d’animazione che il film di Selick aveva fatto un tremare...
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