The Prestige, oltre ad essere un film sulla magia, è un film sul cinema. I tre atti del trucco di un prestigiatore non sono così diversi da quelli che formano una normale sceneggiatura. E i sacrifici che deve fare un mago per poter stupire continuamente il pubblico ricordano molto quelli degli interpreti dell’Actor’s Studio, pronti a tutto pur di entrare nei loro personaggi.
Il problema di The Prestige, quello che lo rende ‘soltanto’ un film gradevole e non un capolavoro, è il fatto che, a differenza dei prestigiatori messi in scena, non riesce quasi mai a sorprendere. Infatti, praticamente tutto quello che avviene (facendo ovviamente la dovuta attenzione e non “volendo credere” per forza al trucco, come fa invece il pubblico a teatro) è facilmente prevedibile. Infatti, che si tratti del destino delle mogli dei due protagonisti o del finale con numerose ‘sorprese’ (una delle quali, in particolare, è anti...