I ricordi indorano la pillola talvolta, ma quando si tratta di memorie collegate alla prima volta che hai visto al cinema Monsters & co. i detti di quella che al ginnasio ho scoperto chiamarsi “euristica dell'uomo comune” c'entrano come i proverbiali cavoli a merenda. Per restare in tema, no?

Il film di Pete Docter l'ho visto per la prima volta, nell'ormai lontano 2001, una domenica pomeriggio insieme a un mio amico in uno di quei grandi monosala sempre più rari oggigiorno, pieno zeppo di genitori con prole al seguito (magari alcuni di loro oggi saranno anche diventati lettori di BadTaste, chissà).

Di quel pomeriggio ricordo tre cose: 1) gli occhi sgranati e l'espressione suppongo abbastanza ebete che ho prodotto nella penombra della sala nel momento in cui la macchina da presa virtuale ha inquadrato Sulley a letto mentre Mike lo sveglia. Il motivo? La perizia tecnica con cui era realizzata la pelliccia del buffo mostrone azzurrin...