Here and Now 1x03 "If a Deer Shits in the Woods"
La recensione del terzo episodio di Here and Now, intitolat If a Deer Shits in the Woods
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Un po' tutto questo viene riassunto nella vicenda personale di Duc, che si prende il posto sotto i riflettori dopo due episodi da quasi osservatore. L'abbiamo visto stare in disparte, giudicare in silenzio, concentrarsi sulla sua carriera da coach e improntare il suo intero modello di vita sull'idea di perfezione, di raggiungimento del risultato. Così ci verrà ripetuto in due scene diverse, tra colleghi e amici, prima del grande blocco della seconda parte di episodio. Qui lo troviamo in una cena a coppie in cui è palese il tentativo di fargli conoscere una donna interessante e sicura di sé che risponde al nome di Carmen. La donna non si lascia certo intimidire dal suo modo di porsi, vedendo immediatamente la fragilità dietro l'armatura di perfezione che Duc si è costruito, tant'è che alla fine sente il bisogno di confermargli che lui “le piace”.
Dunque questa idea perenne e soffocante di giustificazione di se stessi agli occhi del mondo, questo percorso di perfezionamento umano dietro il quale le specificità e le individualità scompaiono. Questa è la grande lettura che di puntata in puntata ci troviamo a ribadire. E la serie fa lo stesso, gettando un ponte tra la famiglia Boatwright e quella musulmana di Farid. In particolare l'uomo, che porta sulla schiena delle terribili cicatrici, si trova a doversi riadattare continuamente a seconda di un contesto che lo vede guida, padre, musulmano. L'uomo dietro la maschera che accetta l'identità del figlio senza recriminazioni – e senza discuterne – ma purché tutto questo rimanga tra le mura domestiche. L'uomo che non ci sta a farsi etichettare come “il musulmano”.Perché ogni uomo o donna è qualcosa di diverso rispetto alle grandi categorie del mondo di Here and Now, del mondo che è “ora e adesso” in cui ognuno può essere ciò che vuole, ma solo a patto di rispettare le aspettative e le facili letture della società. A volte tutto questo è raccontato con un po' di faciloneria, e se i figli di Greg e Audrey acquistano di episodio in episodio più spessore, sono i genitori talvolta a soffrire. In particolar modo Greg, con un Tim Robbins svogliato e respingente – ma il suo personaggio certo non aiuta – che ancora una volta ribadisce il suo pensiero nel corso di una conferenza.