Here and Now 1x06 "Fight, Dead": la recensione

La recensione del sesto episodio stagionale di Here and Now

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Spoiler Alert
Più la storia di Here and Now diventa chiara e lineare, e più ci troviamo ad interrogarci sul senso profondo della serie. Non manca molto alla fine, le tematiche sono chiaramente in moto, e i conflitti dei personaggi sono stabiliti. Al punto che la serie può muovere in avanti la sua scrittura in modo organico, riprendendo o sospendendo secondo la necessità l'intreccio. Eppure emerge su tutto una forte autoindulgenza, la voglia di gestire la narrazione con abbastanza superficialità da renderla accessibile, ma non con sufficiente profondità a renderla interessante. Riflessioni più o meno legate al contenuto intrinseco dell'episodio, e più dovute al fatto che siamo al sesto episodio della stagione. Anche da questo punto di vista, Fight, Dead è un episodio deludente e incompiuto.

Lo è nel portare avanti quel tanto che basta le varie sottotrame da ribadire concetti già enunciati. E si possono scegliere più approcci in questo senso. Si può optare per una forte e dura presa di posizione, oppure lasciar emergere considerazioni tramite sfumature. Sarebbero state due strade diverse e interessanti, ma Here and Now sceglie di non scegliere. Si naviga a vista in queste puntate e lo si fa ribadendo concetti che alla sesta puntata già sembrano stantii e consumati. Al pari dei personaggi che enunciano, verbalmente o meno, simili considerazioni, o che piuttosto ne sono il semplice veicolo.

C'è un momento nel quale Farid si reca a fare il buon samaritano da uno zio che vive in un ambiente molto dimesso e che si limita a insultare chi lo aiuta o chi non è presente. Benissimo, ma a cosa serve? Ashley rivede, e noi con lei, il video della madre in cui difende più o meno le manifestazioni razziste a scuola, e tutto questo serve da chiave di lettura per ciò che accadrà in particolare alla scuola della figlia. Ma è tutto troppo ovvio, troppo già digerito per uno spettatore che sa cosa sta accadendo e che non ha modo di elaborare ciò che accade. Peccato, perché le riflessioni che Here and Now porta con sé gravitano intorno ad un rifiuto molto interessante delle sovrastrutture e degli stereotipi.

Come a dire, buone le premesse, un po' meno i risultati. Anche perché ancora una volta, e senza appigli, dobbiamo attenerci al grande collante delle storie, un po' casuali, un po' deterministiche, un po' misticheggianti. Un'idea di karma, confermata anche dall'incidente molto telefonato che arriva a chiudere l'episodio? Here and Now dà l'idea di conoscere la risposta, speriamo desideri condividerla quanto prima.

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