Heroes Reborn 1x05 "The Lion's Den": la recensione

Sempre peggio Heroes Reborn, goffo e superficiale, incapace di coinvolgere

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Goffo e superficiale, Heroes Reborn continua nella sua corsa stentata verso l'allineamento delle storie di tutti i suoi personaggi. Lo fa incapace di sostenere le sue ambizioni, che nemmeno sarebbero così alte, ma tutto viene caricato di un dramma, di una pesantezza ricercata e mai sostenuta da scrittura, regia, interpretazioni. Senza speranza e senza aspirazioni, la storia di Tim Kring ci stanca e si stanca presto, scade nell'esecuzione ridicola a più riprese, espone tutti i fili della narrazione, quei piccoli trucchi che servono a mandare avanti la vicenda e a ritardare le spiegazioni. Soprattutto, non coinvolge nemmeno per un momento.

Tutto dovrebbe metterci di fronte ad una condizione di inevitabilità, un aumento del ritmo, una narrazione quasi in tempo reale nel cammino verso la minaccia imminente. E invece nulla. Più è l'azione buttata sullo schermo, più sono le frasi altisonanti sulla fine del mondo e sulla necessità di salvarlo, e minore è l'empatia per i personaggi e il loro destino.

Fumettistico nel senso peggiore del termine, cartoonesco in certi momenti, senza un senso definito dello spazio d'azione o del tempo della storia. La Renautas è la parodia all'interno della parodia, tra Harris che si moltiplica e si manda a morire con una leggerezza che non si vedeva dai tempi dell'agente Smith, e Erica e i suoi bizzarri e oscuri modi d'agire.

Tutti sanno qualcosa, tutti lo tengono nascosto, e quando vogliono rivelarlo vengono bloccati da sfuriate prive di pathos, come quella di Tommy a sua madre. Tutto nel nome della posticipazione di un momento rivelatore che, in una logica vecchia e stantia, dovrebbe tenerci legati alla vicenda. Avrebbero miglior fortuna a questo punto, se non altro per un po' di sano divertimento, i momenti trash delegati alle scene d'azione, tra le capriole spaccavetrate di Miko e gli scagnozzi sparati all'indietro in slow-mo.

Manca una visione d'insieme, un senso dell'attesa, un senso al tutto probabilmente.

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