Ncuti Gatwa è il protagonista della stagione 14 di Doctor Who, in arrivo l’11 maggio e l’attore ha commentato il suo coinvolgimento nella serie cult in una nuova intervista rilasciata a Rolling Stone.

Lo showrunner Russell T Davies ha spiegato che era alla ricerca di un nuovo eroe dalla personalità solare e che potesse entrare in connessione con la nuova generazione, sottolineando che i giovani sono alle prese con situazioni più grandi, folli e ricche di sfumature rispetto a quando era giovane lui, periodo in cui andava solo a teatro e a scuola. Il produttore ha ribadito:

Volevo un eroe che provasse qualcosa di più. E mentre stavo pensandolo, è arrivato Ncuti e le emozioni non si potevano nascondere per nemmeno un secondo.

Gatwa ha ammesso che non trova nemmeno le parole per esprimere quello che prova, essendo un personaggio con cui si cresce e che la maggior parte delle persone che vivono nel Regno Unito conosce:

Si tratta di qualcosa che si conosce da sempre e si è amato, e poi puoi passarlo a qualcun altro. Sembra davvero fantastico.

Davies ha inoltre ribadito che David Tennant e Catherine Tate, dopo gli episodi speciali per i 60 anni della serie, non torneranno:

Quello era il loro finale.

Nelle puntate inedite ci sarà quindi spazio per storie e personaggi nuovi.
Russell ha successivamente sottolineato che il fatto che Ncuti Gatwa sia il primo attore nero a interpretare il Dottore non è qualcosa a cui pensano gli spettatori più giovani:

Se sei un ragazzino di sei anni seduto a guardare la tv a Brixton, pensi: ‘Quello è il Dottore’. Non pensano a tutto il resto. Non leggono i titoli delle notizie. Se vanno online stanno cercando le ali di pollo più piccanti su YouTube. A loro non importa.

Davies ha però ribadito che era arrivato il momento giusto per dare spazio alla diversità, per essere al passo con i tempi e con la società, ritenendo fosse il suo compito “aprire la porta” a qualcosa di nuovo.
Ncuti ha voluto ricordare:

Quello è ciò che fa lo show. Si evolve e si rigenera. Sembra fosse il momento giusto e sono qui. Per tutti voi dannati lì fuori, non andrò da nessuna parte.

Lo showrunner ha chiarito che il casting per il nuovo Dottore era aperto a performer di ogni razza, genere e identità sessuale prima di scegliere Ncuti. Il giovane attore ha quindi spiegato:

Sono riluttante nell’applicare ogni etichetta umana al Dottore perché sono alieni. Sono stati di ogni tipo. Ciò che non ha etichette e senza limiti penso rappresenti la nostra capacità di essere senza limiti e qualsiasi cosa. E quel personaggio può essere chiunque e interpretato da chiunque. Mi sento davvero, davvero onorato nel poter essere il primo per un paio di aspetti. Perché penso che se si è un vero fan dello show lo si capisca. Si capisce che Doctor Who si presta all’inclusività, alla diversità e ad accogliere varie persone. Quello è ciò che ha fatto Russell. Sono davvero felice nel far parte di quella visione.

Ncuti ha ricordato che recitare con David Tennant è stato un sogno diventato realtà e la star scozzese lo ha introdotto al TARDIS e all’universo di Doctor Who, oltre ad avergli dato consigli utili a prepararsi all’intensità dello show, aspetto che aveva sottovalutato.

Che ne pensate? Hanno ragione Russell T Davies e Ncuti Gatwa a sostenere che fosse arrivato il momento di dare spazio alla diversità e all’inclusività in Doctor Who?

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Fonte: Rolling Stone

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