In occasione di un evento promozionale per gli Emmy, due dei protagonisti di Euphoria hanno parlato della seconda stagione, e in particolare Jacob Elordi ha offerto a Deadline le sue impressioni su cosa significa per il suo personaggio Nate Jacobs l’aver chiamato la polizia nel finale in relazione a cosa potrebbe succedere nella stagione 3:

Penso che forse Nate sia arrivato alla fine del suo legame con il padre, e che a questo punto stia affrontando finalmente il suo demone, o perfino il suo dio. È praticamente l’ultima cosa che può fare.

La terza stagione potrebbe raccogliere i pezzi di quello che è andato in frantumi alla fine della seconda, tra cui i rapporti tra Nate, Cassie e Maddie. Elordi, però, non sa ancora cosa sia in cantiere per il suo personaggio:

Non lo so, è un personaggio molto imprevedibile, così come lo è Sam Levinson. Sono felice di qualsiasi cosa si deciderà: mi fido di Sam ed è una specie di genio folle, quindi qualsiasi cosa deciderà sarò felice di farla.

Una cosa è certa, Elordi spera di non dover più fare certe cose:

La mia unica speranza è che forse non dovrò più camminare silenziosamente nel corridoio di una scuola. Sto invecchiando!

 

Anche Zendaya ha parlato del suo ruolo nella serie. In particolare, interpellata da Variety, ha spiegato di come ha lavorato alle scene più dure come le sfuriate di Rue:

Mi sono sentita molto al sicuro. Penso che la sicurezza e l’amore che ho ricevuto da parte della troupe durante le riprese abbiano compensato perfettamente i momenti più dolorosi che ho dovuto affrontare. Era come se stessimo affrontando questa cosa tutti insieme.

 

 

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