Lungo le ormai 34 stagioni dello show, i fan de I Simpson hanno dato vita a svariate teorie. Una delle più popolari, in voga da diverso tempo, sostiene che molti dei residenti di Springfield siano in realtà dei cloni. L’ipotesi è supportata dal fatto che nella serie compaiano personaggi sosia come Lester ed Eliza, rivali di Bart e Lisa, e dal costante ritorno di personaggi morti, come Hans Uomo talpa (Hans Moleman), che viene costantemente ucciso o gravemente ferito, ma si ripresenta sempre illeso e in salute.

La teoria ha avuto una conferma nella storia a fumetti Catastrophe in Substitute Springfields!, scritta da Mark Hamill e disegnata da Bill Morrison, contenuta nel numero 7 della serie Bart Simpson’s Treehouse of Horror, pubblicato nel settembre 2001. In questa storia, il Professor Frink e Uomo dei fumetti (Comic Book Guy) inventano una macchina per la clonazione che finisce nelle mani (o meglio, nei tentacoli) degli alieni Kang e Kodos. Questi la usano per creare una versione “nave in bottiglia” di Springfield come loro zoo intergalattico per uno studio a tempo indeterminato i cui residenti sono versioni più umanoidi dei personaggi della serie.

La storia di Mark Hamill conferma dunque che la teoria del cloni ne I Simpson è vera in un certo senso, con un significato più oscuro per i personaggi della serie. Se infatti succede qualcosa a qualcuno di loro, possono sempre essere sostituiti dalla macchina clonatrice dell’alieno.

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Fonte: Screenrant