Sembra proprio che Servant, la serie di M. Night Shyamalan, stia rivelando la sua natura da ‘cavallo vincente’.

La première della seconda stagione dello show è arrivata su Apple TV+ il 15 gennaio, quindi circa una settimana fa, e gli ascolti stanno dando evidenza di una performance da record: secondo quanto riportato da Deadline, la serie ha infatti raddoppiato il numero di telespettatori che avevano visto lo show nel corso dello stesso arco di tempo. C’è da sottolineare che il lancio della prima stagione era stato caratterizzato dalla messa online dei primi tre episodi, mentre per la seconda è stata presa la decisione di pubblicare in rete solo la già sopracitata première, che porta il titolo di “Doll”.

Il debutto della seconda stagione della serie ha inoltre potenziato anche gli ascolti della prima, dato che è emerso che le visualizzazioni dei primi 10 episodi — nel corso della prima settimana di lancio della seconda — si sono quintuplicate rispetto alla media settimanale dei sei mesi precedenti.

Creata da Shyamalan e da Tony Basgallop, questo thriller psicologico vede nel cast Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger e Rupert Grint. Al centro degli eventi ci sono Dorothy (Ambrose) e Sean Turner (Kebbell), una coppia che ha assunto la giovane tata Leanne (Tiger) per essere aiutata con Jericho, il loro figlio appena nato. In realtà i due hanno tragicamente perduto il piccolo e seguono il consiglio di rimpiazzarlo con una bambola incredibilmente realistica al fine di avere una sorta di ausilio nel superare il trauma che stanno vivendo.  Nella serie Grint ha il ruolo di Julian Pearce, il fratello minore di Dorothy.

Nella nuova stagione Leanne — che si era allontanata dalla casa — ritornerà e rivelerà la sua vera natura, evento che getterà le basi per un futuro ancora più oscuro.

Di recente lo show è stato al centro di una causa di plagio, in quanto giudicato una ‘copia’ di The Truth About Emanuel, scritto e diretto da Francesca Gregorini.

Il giudice John Walter ha dichiarato nella sua sentenza che la trama della serie e del film hanno dei punti in comune, tuttavia dopo la terza puntata la storia è “molto più dark, e la serie si muove tra thriller e horror”. Servant viene considerata sostanzialmente diversa dal lungometraggio per quanto riguarda la trama, le tematiche, i dialoghi, l’atmosfera, l’ambientazione, il ritmo, i personaggi e la sequenza di eventi. La situazione rende quindi impossibile, secondo il giudice, che lo show violi le leggi sul copyright e sul diritto d’autore.
Alla base dell’accusa c’era lo spunto alla base della storia: una donna fatica ad affrontare il lutto e inizia a occuparsi di una bambola come se fosse un bambino vero.

Vi ricordiamo che Servant  è già stata rinnovata da Apple TV+ per una terza stagione.

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: Deadline

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