La stagione 5 di Star Trek: Discovery sarà l’ultima e la showrunner e la protagonista Sonequa Martin-Green hanno condiviso qualche anticipazione riguardante ciò che possono attendersi gli spettatori dal loro approccio all’ultimo capitolo della storia del Capitano Michael Burnham e del suo equipaggio.

L’USS Discovery ritornerà sugli schermi di Paramount+ dal 4 aprile, incontrando nuovi nemici e compiendo un viaggio intergalattico.

Michelle Paradise, in occasione della première mondiale che si è svolta al SXSW, ha negato che le ultime puntate siano state influenzate dal successo riservato a Strange Worlds:

No, è ancora fondamentalmente Discovery. E Discovery è costruito sulla narrazione serializzata. Quindi avremo ancora quella struttura. Realmente, il cambiamento in tono di questa stagione è legato al fatto che siamo arrivati dopo la quarta, che aveva un’atmosfera in generale più pesante. Quella stagione precedente era stata scritta e girata durante un’epoca del COVID e sapevamo, in un certo senso, avvicinandoci alla quinta stagione che volevamo quell’atmosfera diversa.

La showrunner ha aggiunto:

Volevamo un po’ più di attenzione e avventura, un po’ più di leggerezza, per non perdere le cose che rendono Discovery quello che è. Quindi si è trattato realmente di pensare: Che aspetto ha? Per questo motivo stiamo mandando i nostri eroi a compiere una missione. E poi la natura di una missione permette di avere una narrazione leggermente con una struttura più a episodi. Ma, ribadisco, si tratta di Discovery, quindi non abbiamo perso lo stile serializzato.

Sonequa Martin-Green ha invece parlato di come si è avvicinata all’interpretazione delle nuove puntate e come si prepara per pronunciare le battute che coinvolgono un ampio uso di termini tecnici ed elementi sci-fi:

Ci sono così tante cose che potrei dire su quella situazione. Devo fare i complimenti ad Alex Kurtzman e Michelle Paradise e al resto dei nostri autori… Lo chiamiamo con affetto ‘farfugliamento techno’, parlata scientifica, discorsi sullo spazio. Questi sono i tre nomi che abbiamo dato alle battute e si tratta sempre di circostanze all’insegna della vita e della morte e rischi. Ma quello che amo del modo in cui è scritta la serie è che si può riuscire a capire cosa accade realmente con facilità…

Sonequa ha sottolineato:

Si tratta tutto della storia, della richezza, di quella vita che è il sottotesto… E penso che tutti noi attori facciamo in un certo senso questo, ma dobbiamo sapere almeno un po’ di quello che sto dicendo… E quello mi ha portato molto all’interno di buchi neri sulla meccanica quantistica e sull’astrofisica. E poi, 45 minuti dopo, penso ‘Devo uscire da questi tunnel!’.

Che ne pensate dei commenti della showrunner e della protagonista Sonequa Martin-Green su Star Trek: Discovery? State attendendo il ritorno della serie?

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Fonte: TrekMovie

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