Che The Curse, la serie di e con Nathan Fielder e Benny Safdie ed Emma Stone, sia la più strana e forse una delle migliori della stagione 2023-2024 ve lo avevamo già accennato nella recensione pubblicata qualche mese fa, ma dobbiamo ammettere che è stato difficile, già da allora, trattenersi dal parlare dell’astruso finale, intitolato Green Queen, ed andato in onda domenica 14 gennaio.

Prima di affrontare il folle finale di stagione vorremmo soffermarci su come Fielder e Safdie siano riusciti, con indubbio successo, a creare due dei personaggi più odiosi che si siano visti in TV negli ultimi anni. Non è sicuramente la prima volta che una serie televisiva ha come protagonista personaggi completamente negativi, basti pensare a quanti show parlino di crudeli criminali o assassini seriali, ma a The Curse bisogna dare il merito di non aver mai tentato di mascherare l’antipatia e l’imbarazzo suscitati dai suoi protagonisti, privandoli di qualsiasi senso di decenza e prendendosi gioco così di tutti gli estremisti di gentrificazione ed ecologia, rappresentati nel modo peggiore da Whitney ed Asher, una coppia di ipocriti convinta di presentarsi come dei salvatori in grado di migliorare lo stato di vita di un’intera comunità, che nella realtà non potrebbe essere più lontana dai loro bisogni.
Il contrasto tra il modo in cui i due protagonisti pensano di apparire di fronte al mondo e quello in cui le persone li percepiscano davvero è tale che la scelta di creare delle case a specchio sembra più una metafora che una necessità, che costringe i due (ma in un certo senso anche gli spettatori stessi) a guardarsi dentro, affrontare la realtà e vedersi per ciò che sono.

Cosa succede nel finale di The Curse

La prima parte dell’episodio comincia con un salto temporale rispetto al precedente con una Whitney (Emma Stone) visibilmente incinta ed Asher (Nathan Fielder) ospiti dello spettacolo di cucina di Rachael Ray. Nonostante l’inziale entusiasmo, la coppia si accorge presto di essere a malapena una comparsa ignorata per un Vincent Pastore nel ruolo di un cuoco piacione e canterino che prepara polpette con la sua ospite. Quello che avrebbe dovuto quindi essere un’importante occasione di promuovere il loro show sulle case passive, già disponibile per lo streaming su HGTV, si trasforma in un’imbarazzante comparsata in cui i due sono costretti a fare buon viso a cattivo gioco e continuare a mostrare il loro inquietante e falso sorriso davanti alle telecamere senza poter interagire con il pubblico.

Di nuovo a casa, scopriamo che Whitney ed Asher hanno anche preparato la cameretta per il bambino, ormai in arrivo, dotandola di aria condizionata ed andando quindi contro ogni loro dichiarazione e difesa sulle case passive e sull’ambientalismo.

Il caos esplode però la mattina dopo, quando Whitney ed Asher si svegliano e quest’ultimo si trova a fluttuare sul soffitto della casa, una condizione dalla quale Whitney non sembra essere affetta. Presa dal panico, la coppia tenta di risolvere inizialmente il problema aprendo con immensa difficoltà le finestre della casa e cercando di cambiare l’aria, convinti che possa essere uno strano effetto della casa passiva ad clima controllato, ma mentre Whitney viene colta dalle doglie, il marito continua a galleggiare e quando riesce a raggiungere l’esterno rimane aggrappato al ramo di un albero come ultima fonte di salvezza. Mentre la moglie viene portata via da un’ambulanza ed i vigili del fuoco arrivano sul posto con l’amico e produttore Dougie (Benny Safdie), Asher si ritrova ad implorare i soccorritori di non tagliare il ramo a cui è aggrappato, mentre questi ultimi si comportano come fosse un folle e lo condannano di fatto a morire fluttuante nell’atmosfera con Dougie che riprende il tutto nonostante l’amico lo avesse implorato di aiutarlo e prenderlo sul serio.

Cosa è successo ad Asher? Vi proponiamo 3 teorie.

Senza un’indicazione ufficiale, che in realtà ci auguriamo quasi che non arrivi mai per lasciare spazio alle interpretazioni più varie come parte del divertimento di The Curse, non possiamo dire per certo cosa sia successo ad Asher, ma la prima spiegazione possibile, visto il titolo della serie e quanto accaduto al personaggio all’inizio dello show, è che Asher si ritrovi effettivamente a fluttuare nell’aria come conseguenza della maledizione lanciatagli dalla figlia di Abshir, Nala (Hikmah Warsame).

La seconda spiegazione sarebbe invece legata al suo rapporto con Whitney ed in particolare ad una conversazione avuta con lei nel penultimo episodio della serie, in cui Asher assicura la moglie che sarebbe sparito quando lei non lo avesse più voluto attorno. Troppo narcisista ed egomaniaca per riuscire a rinunciare all’adorazione del marito, Whitney non se ne separa fino a che, prossima al parto, si rende forse conto – grazie al nascituro – di non avere più bisogno di lui che, di conseguenza, e proprio come aveva anticipato quando le aveva detto che senza di lei, sarebbe diventato “niente”, viene sparato letteralmente nella stratosfera, sparendo dalla sua vita. Di nuovo, una cosa completamente assurda come un uomo che fluttua nel cielo e come la casa specchiata, questa conseguenza potrebbe farsi metafora della fine della storia tra i due, in cui Asher, senza la moglie, viene condannato all’anonimato.

Un’ultima possibilità potrebbe essere che, sempre in seguito al discorso fatto da Asher a Whitney nel penultimo episodio, in cui assicura la moglie che non è mai esistita nessuna maledizione e che il problema è sempre stato lui, Asher diventa in qualche modo la maledizione stessa. Dopo essersi convinto per ignoranza e razzismo che tutti i suoi problemi derivassero da una ragazzina che gli ha lanciato una maledizione, nel fare questa ammissione Asher finisce per accettare ogni sua mancanza, verso la famiglia, la moglie e persino la comunità di Española e con questa consapevolezza in un certo senso si sacrifica per il bene di Whitney, sparendo nel cielo come metafora della maledizione che incombeva sulla coppia che finalmente si solleva e scompare.

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