Tony Gilroy, commentando le nomination agli Emmy 2023 ottenute da Andor, ha parlato dello sciopero in corso del sindacato degli sceneggiatori americani (WGA) e del possibile inizio di quello degli attori (SAG-AFTRA).

Gli autori televisivi e cinematografici stanno cercando di raggiungere i propri obiettivi che comprendono un compenso maggiormente equo e la protezione contro l’Intelligenza Artificiale, mentre gli studios non sembrano intenzionati a cedere per quanto riguarda il budget da investire nel lavoro degli sceneggiatori.

Gilroy ha ricordato quanto accaduto nel 2007, quando il sindacato ha stretto un accordo dopo 72 giorni:

Penso che questa sia la battaglia esistenziale che pensavo stessimo avendo nel 2007. Con mio grande disappunto all’epoca abbiamo concluso quello sciopero prematuramente. Penso che quei problemi siano stati rinviati. Credo che ci fossero dei problemi strutturali che dovevano essere affrontati.

Tra le questioni all’epoca rimaste irrisolte c’era quella riguardante il compenso legato ai progetti in streaming, ancora al centro delle richieste insieme ad altre problematiche come l’eventuale uso dell’intelligenza artificiale. Gilroy ha sottolineato:

Penso che i sindacati stiano cercando di preservare il nostro settore. In un modo così strano siamo diventati i creatori e gli interpreti, la comunità creativa sta assumendo il compito di proteggere questo settore, questa enorme industria che le persone amano. E dall’altra parte credo che stiano non interessandosi in modo sconsiderato. Penso che questa volta i sindacati dovranno prevalere. Devono farlo.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Tony Gilroy sullo sciopero degli sceneggiatori?

Fonte: Deadline

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