Da una miniserie in otto episodi ci si aspetterebbe un ritmo più incalzante, svolte più marcate, una costante accelerazione. E invece Agent Carter ha proceduto finora con un ritmo che si converrebbe di più ad una serie con molti più episodi a disposizione, e quindi con la necessità di prendersi i suoi tempi. Non che questo sia necessariamente un male. In particolare, dopo la convincente première della scorsa settimana, Time and Tide è un episodio nettamente focalizzato più sulla caratterizzazione di Peggy e Jarvis che sugli eventi che li vedono coinvolti. Scopriamo qualcosa di più su di loro, sulle loro motivazioni e sul loro carattere, e assistiamo al consolidamento del loro rapporto.

Diretto da Scott Winant, il terzo episodio della nuova serie Marvel rinuncia ad un cliffhanger finale in favore di un momento più rilassato e malinconico, bilancio conclusivo dei tristi eventi della puntata. D’altra parte proprio dal finale sospeso della scorsa settimana si riparte, con il presunto, secondo ...