Nonostante il nome, la venatura “horror” di American Horror Story si è esaurita praticamente a metà del primo episodio di Murder House, quando una certa ragazza veniva attirata in una cantina e lì vi trovava un orrore senza nome. Il resto è questione di ambientazioni, tanto già viste nella prima stagione quanto azzeccate – affascinanti, ma mai spaventose – nella seconda. Ancora è presto per dirlo, ma Coven, e le dichiarazioni degli autori ci aiutano, sta abbassando ancora di più la soglia orrorifica. La nuova domanda quindi è: cosa interviene a sostituire ciò a cui si sta rinunciando in questo inizio di stagione? Boy Parts, secondo episodio dell’anno, risponde in parte a questa domanda.

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La mitologia, anzi le mitologie. La prima, quella di New Orleans, che con i suoi morti dal passato, gli affascinanti scenari che fondono modernità, ambientazioni storiche e luoghi naturali (di casa in casa abbiamo pure il tempo di una deviazione nelle paludi) rappresenta un’otti...