“Let’s do something beautiful here”, dice Jimmy a Mike mentre gli propone uno scambio truffaldino che dovrebbe fruttare ad entrambi una discreta cifra. Jimmy vende un’occasione, un affare. Ed evidentemente nel fare ciò vende anche se stesso, prima figura a cadere nella trappola della manipolazione, finché è praticamente indistinguibile il confine tra realtà e finzione. Questo sarà chiaro nell’ultima, emblematica scena della puntata. Il terzo episodio stagionale di Better Call Saul è buono – praticamente impossibile che una puntata di questa serie non lo sia – anche se forse un gradino inferiore rispetto ai primi due. In ogni caso una bella puntata con alcune punte molto valide.

Ci sono quindi due grandi blocchi, non contrapposti, ma che avanzano all’unisono verso nuovi equilibri da trovare, e che a poco a poco la serie dimostra di voler afferrare. Ecco quindi Jimmy. Il colloquio con la Neff Copiers non è andato a buon fine, per volere del protagonist...