Se i creatori di Empire avevano davvero in mente Re Lear come prima ispirazione per la loro ridondante serie, qualcosa in Fires of Heaven sembra riecheggiare più il dumasiano Conte di Montecristo, impietoso nella sua crociata di vendetta contro chi lo tradì e approfittò della sua assenza. Ugualmente impietoso sembra essere Lucious Lyon (Terrence Howard), appena uscito di galera, che tende la mano verso l’ex moglie Cookie (Taraji P. Henson) e il figlio ribelle Hakeem (Bryshere Y. Gray) con la significativa clausola di rinunciare alla Lyon Dynasty, l’etichetta appena fondata dal ramo “traditore” della sua famiglia. Ma Cookie non ci sta, ed esce di scena con un colpo da maestra che rovina, non solo metaforicamente, la cena a tutti i presenti.

Più incattivito che mai, Lucious respinge le richieste di perdono da parte del figliol prodigo Andre (Trai Byers), che gli suggerisce di acquistare un’ingente quota delle stazioni radio della città, mossa che relegherebb...