La nostra recensione di La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro, disponibile su Netflix dal 25 ottobre 2022

Osservando la paciosa introduzione che Guillermo del Toro pone come incipit di ciascun episodio di La stanza delle meraviglie, la mente corre subito al Rod Serling di Ai confini della realtà; come nella serie del ’59, così anche la caleidoscopica creatura del regista messicano è infatti un’antologia del soprannaturale, presentata direttamente dall’ideatore al suo pubblico con un breve monologo in testa a ogni puntata.

Ad amplificare il concetto di serie-contenitore contribuisce lo stratagemma scenografico di un vero e proprio gabinetto delle curiosità (questo il titolo originario della serie). In un perfetto parallelismo tra forma e significato, Del Toro apre di volta in volta uno scomparto diverso del suo ligneo studiolo per estrarne un racconto a sé stante, a formare una sinfonia fantastica di mirabile armonia.