La recensione della stagione 2 della serie Vikings: Valhalla, diponibile su Netflix

Vikings è stata una serie durata sei stagioni che, sul finire della quarta, aveva già perso tutta la benzina e soprattutto, con l’addio al protagonista, una parte importante della sua identità. La prima stagione di Vikings: Valhalla, in questo senso, ci aveva fatto tornare il sorriso: lo spin-off creato da Jeb Stuart e Michael Hirst sembrava un ritorno alle origini, certo priva dei numerosi strati di storiografia che caratterizzavano la serie madre, ma concentrata e decisa a raccontare storie interessanti prima che a fare lezioni di storia. Con gioia vichinga annunciamo che la seconda stagione della serie di Netflix non solo conferma tutte le buone sensazioni della prima, ma non dovendo più perdere tempo a presentare personaggi e situazioni rilancia pure, alzando la posta in palio e l’epica del racconto senza però mai perdersi nei mille rivoli senza costrutto che appesantivano la serie originale.

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