Una delle molte possibili metafore di Who Is America? è quella delle conversazioni online.

Alzando artificiosamente la posta dei suoi incontri, delle sue interviste e delle sue scenette, Sacha Baron Cohen è come se proponesse una versione reale di come funzionano le polarizzazioni in rete.

Mentendo con un travestimento addosso, sia quando esaspera lo stereotipo del democratico, sia quando propugna idee guerrafondaie, sia quando ricalca il complottismo all’americana, Sacha Baron Cohen spinge all’estremo ogni interazione, la sottrae al reame della vera dialettica (cioè la mediazione tra due punti di vista) e la posiziona nel territorio delle urla anche se non si urla. È quello che ha sempre fatto con Ali G, Borat e Bruno, cercare di proporre un esempio estremo e vedere come reagiscono le persone, ma qui è tutto esplicitamente orientato alla conversazione, all’intervista e al “confronto” delle idee.

Il terzo episodio è composto solo da interventi di Erran Morad e Dr. Nira Cain-N’Deg...