Black Mirror racconta un tipo raro di fantascienza. Un ramo particolare e affascinante del genere, che si interroga sulle domande del presente, legge la contemporaneità con il linguaggio della metafora e dei simboli, e ne fa materia di critica sociale. Charlie Brooker ha realizzato qualcosa di importante su Channel 4 a partire dal 2011. Senza troppo rumore, senza annunci clamorosi, senza nemmeno quella grande mole di materiale che dovrebbe garantire una certa visibilità. Al momento dell’arrivo su Netflix, il prossimo 21 ottobre, dei sei nuovi episodi che compongono la terza stagione della serie, sono appena sette le puntate complessive realizzate negli anni. Tanto basta per rendere Black Mirror un cult imprescindibile per ogni amante della fantascienza e della buona televisione.

Di cosa parla Black Mirror? Il titolo ci aiuta. Questo “specchio scuro” parla di noi, è il nostro riflesso distorto e cupo, è indagine sulle ossessioni della contemporaneità. Ogni puntata dell...