Death Stranding: Director’s Cut è stato uno dei protagonisti dell’ultimo State of Play di Sony. Hideo Kojima, autore del gioco, non è però d’accordo con il sottotitolo di questa nuova edizione del gioco.

 

 

Nelle scorse ore, Hideo Kojima ha preso parola su Twitter, e ha dichiarato che non considera corretto il termine Director’s Cut per i videogiochi, facendo un paragone col mondo del cinema. L’autore avrebbe preferito se si fosse utilizzato un altro termine, come per esempio Delector’s Plus.

 

Una director’s cut nel mondo del cinema è un edit aggiuntivo più lungo che aggiunge materiale a una pubblicazione tagliata e pubblicata con riluttanza. Spesso perché il regista non ha voce a riguardo o perché deve essere più corta per i tempi teatrali. Nel gioco, non riguarda cosa è stato tagliato, ma cosa è stato prodotto in più e poi incluso. Delector’s Plus? Per quel che mi riguarda, non mi piace chiamarla director’s cut.

 

Cosa ne pensate delle parole di Kojima? Fatecelo sapere con un commento qui sotto oppure, se preferite, sui nostri canali social.

 

 

Vi ricordiamo che al momento Death Stranding è disponibile su PlayStation 4 e PC, la Director’s Cut sarà disponibile per PlayStation 5 il 24 settembre 2021. Di seguito la sinossi ufficiale:

 

Dal leggendario autore Hideo Kojima, ecco la nuovissima esperienza di gioco per PlayStation®4 che sfida ogni definizione di genere. Affronta un mondo completamente trasformato dal Death Stranding. Trasporta i frammenti disconnessi del nostro futuro e parti per un viaggio per ricostruire, passo dopo passo, il mondo andato in frantumi. Con la partecipazione di Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Léa Seydoux e Lindsay Wagner.

 

Fonte: Twitter