Per Call of Duty: Black Ops Cold War, la strada era certamente in salita. Dopo l’ottimo Modern Warfare, che al contrario doveva solo riconquistare la fiducia dei fan dopo lo zoppicante Black Ops IIII, l’iterazione pubblicata lo scorso 13 novembre aveva l’obbligo di riconfermare la nuova direzione intrapresa da Activision, costretta a dimostrare al suo pubblico di aver imparato dagli errori del passato e a non dare per scontato che basti il buon nome del brand per convincere l’audience all’acquisto automatico.
A conti fatti, la missione può dirsi compiuta alla grande, nonostante qualche piccola sbavatura che pone il gioco mezzo gradino sotto al predecessore, paradossalmente più impattante sul profilo grafico, più bilanciato in termini di multiplayer competitivo.
Le premesse su cui poggia la campagna in singolo sono semplici ed efficacissime: visto che Black Ops, l’originale beninteso, era tant...
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