Riportare in vita (e scusate il gioco di parole) un titolo dal passato non è cosa semplice, l’abbiamo visto e rivisto in questi anni nelle numerose remastered che si sono prefissate involontariamente l’obiettivo di svolgere il compitino e nulla più; con Diablo II: Resurrected, però, i ragazzi di Vicarious Visions si sono rimboccati le maniche e hanno tirato a lucido il classico di Blizzard in maniera pressoché impeccabile.
Uscito nel 2000, Diablo II è stato un paletto a dir poco incisivo nella storia videoludica, piantato in profondità soprattutto per quanto riguarda i giochi di ruolo e gli hack ‘n’ slash, genere di cui è rimasto il re incontrastato per anni (e probabilmente tornerà a esserlo con l’arrivo di Diablo IV). La cosa veramente bizzarra, a dirla tutta, è che buona parte degli affezionati ha sempre visto di cattivo occhio Diablo III – gioco del 2012 con un design generalmente derivativo e poco ispirato, sicuramente non forte, oscuro, trucido...
Diablo II: Resurrected è un ritorno a casa che sa di nostalgia o una prima avventura che sa di scoperta, nonché una remastered impeccabile
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.