Il videogioco secondo Runic Games è la riproposizione in chiave moderna del classico, un dogma per il quale Torchlight e Torchlight II sono Diablo, ma più accessibili, meno complessi e più giocosi, e Hob, ultima fatica del team di sviluppo di Seattle, è The Legend of Zelda: A Link to the Past, almeno nell’impostazione generale, quella che in una struttura di gioco tipicamente action adventure infila combattimenti tutto sommato semplici e tradizionali e enigmi che denotano, invece, una non comune intelligenza ludica, la stessa che crea il mondo di gioco secondo un level design di ottima fattura. C’è, a tratti, persino del genio nella modellazione del mondo, anzi nella maniera in cui esso diviene, in senso assoluto, perché il mondo di Hob è mutevolissimo, dinamico, in continua trasformazione.

Hob è ovviamente, come ogni action adventure che si rispetti, un’opera che vuole raccontare la storia, ma sceglie di farlo in maniera estremamente peculiare, secondo un ermetismo c...