King's Quest
di The Odd Gentleman
28 luglio 2015
Un violento temporale, con i suoi lampi accecanti e gli spaventosissimi tuoni, spaventa la piccola Gwendolyn. Nonostante tenti in tutti i modi di farsi coraggio, non riesce ad addormentarsi sopraffatta com’è dalla paura e dall’ansia. Quale miglior rimedio, per trovare conforto e rifugio, di sgattaiolare nella camera da letto del vecchio nonno Graham, re di Daventry, per lasciarsi cullare dal suono della sua voce mentre rievoca una delle sue tante avventure vissute in gioventù?
Rubble Without a Cause, secondo episodio di King’s Quest, riutilizza, immutato, il medesimo espediente narrativo già visto all’opera in a A Knight to Remember. Quello del racconto, del ricordo di imprese affrontate diversi anni prima, è un semplice ed efficacissimo escamotage che, di fatto, ha permesso e permetterà agli artisti di The Odd Gentlemen di accostare avventure temporalmente (e concettualmente) distanti senza troppe preoccupazioni.
Graham è diventato re: la recensione di Rubble Without a Cause, la seconda parte di King's Quest
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