Sulle prime, vince la frustrazione. Il menù principale non comunica come si vorrebbe, le valute utili ad acquistare nuove imbarcazioni e potenziamenti sono addirittura tre, i tech tree sono difficili da interpretare. Ciò che è peggio, sul campo di battaglia si resiste a ben poche bordate, prima di vedere la propria fregata appoggiarsi con delicatezza sul fondale oceanico. Così, tra incomprensioni e game over in rapida sequenza, farsi prendere dalla tentazione di abbandonare tutto, è un attimo, tanto più che, trattandosi di un free-to-play, a frenarvi non ci sarebbe nemmeno il rimorso di aver buttato al vento (o in mare) parte dei sudatissimi risparmi.

La sensazione è terribile, ma se avrete un minimo di fiducia, pazienza e tenacia, durerà poco: giusto il tempo di impratichirsi un minimo e capire che l’azione solitaria, l’attacco indiscriminato e l’avanzata incosciente in campo nemico non pagano affatto. Sebbene il realismo non sia certo di casa, il trucco sta nel capire che bisogna ada...