In principio Abandoned non era altro che un survival horror in prima persona, annunciato, senza grossi preamboli, né roboanti comunicati stampa, tramite uno striminzito post sul PlayStation Blog. Era il 7 aprile scorso e dalle poche righe che accompagnavano il breve trailer di presentazione, fan e non del genere, poterono crogiolarsi di fronte alle molteplici suggestioni suscitate da un titolo, ancora largamente avvolto nel mistero più fitto, che sembrava già enormemente debitore nei confronti di The Blair Witch Project, Resident Evil 4 e Silent Hill.
Già, Silent Hill, la miccia che ha indirettamente e forse involontariamente, all’inizio per lo meno, scatenato il polverone mediatico che ci troviamo oggi a commentare. Se è impossibile, e perfino immorale, mortificare le fantasie e le speranze dei fan, che hanno immediatamente collegato Abandoned ad una possibile e tanto sperata rinascita del brand di Konami, d’altro canto non si può che biasimare la strategia comunicativa che Bl...
Da intrigante horror in prima persona, Abandoned è diventato un caso mediatico, prima scatenando la fantasia dei fan prima, poi indisponendoli
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