Microsoft non aveva molta scelta: alzare il tiro, nel tentativo di alimentare l’hype che non si è mai realmente innescato attorno alla sua ammiraglia, o abbandonare definitivamente e gradualmente il campo, nell’apocalittica decisione di staccare la spina anzitempo e condannare ad una lenta eutanasia l’intera divisione Xbox. Potrebbe sembrare una visione fin troppo pessimistica e drastica, ma dobbiamo considerare un particolare tutt’altro che secondario: il CEO, quel Satya Nadella in carica dal 2014, non ha mai visto di buon occhio la rincorsa della sua azienda a Sony e Nintendo nel mondo dei videogiochi. Come se già non bastasse, a complicare ulteriormente la situazione, un nuovo trend si sta abbattendo sull’intero mercato informatico e tecnologico: la corsa allo sviluppo di software e all’offerta di servizi, a discapito della progettazione e costruzione di hardware.

Sommando i fattori avrete la formula chimica della nitroglicerina: sostanza che rischia di esplodere alla minima solleci...