Il binomio videogiochi-cinema non ci ha regalato grandi soddisfazioni negli anni, difficile negarlo. Adattamenti videoludici di film e licenze varie realizzati frettolosamente e con poca cura, tanto che tra i peggiori videogame della storia ci sono almeno due tie-in. Non che il percorso inverso sia stato foriero di perle cinematografiche. Fate un respiro profondo e pensate a Super Mario Bros. e alla sequela di orrori partoriti da Uwe Boll. Nonstante l’azzeccatissima protagonista, Lara Croft: Tomb Raider, uscito nel 2001, confermò questa triste regola, sprofondando ulteriormente nella mediocrità col seguito di due anni dopo. Messe da parte per un po’ le velleità cinematografiche della bella avventuriera, la saga ha affrontato diversi cambi di marcia e nel 2013, grazie ai bravissimi ragazzi di Crystal Dynamics, Tomb Raider ripartì da zero. E lo fece nel senso più assoluto del termine, raccontando le origini di Lara Croft, che troviamo giovane, inesperta, costretta a sopravviv...