Rubrica a cura di ColinMckenzie

Non c'è dubbio che, quando il 2 febbraio scorso sono state annunciate le candidature all'Oscar, The Secret of Kells è risultato un titolo sconosciuto a buona parte della stampa specializzata (e mi inserisco anch'io nell'elenco). Come era possibile che questa pellicola irlandese riuscisse a superare campioni di incasso come L'era glaciale 3 e Piovono polpette, grandi nomi come il Miyazaki di Ponyo sulla scogliera, e titoli indipendenti apprezzatissimi come 9 e Mary and Max?

Era il caso di scoprirne di più e magari di giudicare con i propri occhi. Detto, fatto. Il responso? In generale, un mix. Da una parte, infatti, si può apprezzare un lavoro tecnico fatto su un prodotto chiaramente a bassissimo costo. Dall'altra, è proprio difficile pensare che la sua inclusione nella cinquina all'Oscar fosse pienamente meritata, soprattutto considerando il valore artistico di avversari come Ponyo sulla...