Luca Argentero è magro, atletico, in salute e quindi anche attraente.
Stefano Fresi è grasso, insicuro, costantemente a dieta controvoglia e quindi anche poco attraente.
Da questo presupposto finge di partire Al Posto Tuo, perché poi in realtà il film di Max Croci vive di continui compromessi con una missione buonista. Lo scambio che la trama impone ai due protagonisti (dovranno vivere l’uno al posto dell’altro per imposizioni aziendali, solo così avranno la speranza di mantenere il loro posto di lavoro) non migliorerà la qualità della vita del più grasso dei due, ma convertirà lo scapolone fiero in uomo di famiglia, cioè ai migliori sentimenti e ai legami duraturi.
Il convogliamento a giuste nozze non si vede ma è dietro l’angolo.

Mettere a confronto il bello per eccellenza del nostro cinema con il più noto dei corpi esagerati poteva portare a risultati mirabolanti, era un’idea degna davvero di un esito migliore. Perché Al Posto Tuo fin dall’inizio sembra rifiutare le solite coppie. N...