Al centro di Le Redoutable non c’è Jean Luc Godard il cineasta, ma Jean Luc Godard il feticcio culturale, il simbolo della militanza del pensiero politico nel cinema, il brand agitato da altri che lo eleggono a nume tutelare. Questo stranissimo film di Hazanavicius finge infatti di prendere di petto un certo momento storico del cinema, come faceva The Artist, ma in realtà è animato da un purissimo e ammirabile spirito iconoclasta. Fatto per dividere, per far imbestialire i fan e far applaudire i detrattori, Le Redoutable ha l’arroganza di sancire il momento in cui il grande Godard, il rivoluzionario del cinema, è morto per far nascere un fanfarone, totalmente inadeguato alla sua nuova missione: la rivoluzione socialista.

Questo film che si maschera da commedia ma in realtà è proprio comico, fondato sulla ripetizione di gag e su meccanismi quasi slapstick, divertentissimo e senza paura, afferma che l’unico modo per capire le scelte radiali, i motti e le molte parti poco comprensibili de...