Era molto atteso ed è stato molto pompato Minions, lo spin-off di Cattivissimo Me, con protagonisti gli esserini gialli dalla lingua incomprensibile (ma in realtà molto chiara), i servi dei supervillain, cretinissimi leccapiedi realizzati a forma di comic-relief dell’animazione statunitense classica. I Minion sono per Cattivissimo Me quello che Scrat è per L’Era Glaciale, l’interludio muto, il divertimento trasversale, l’oggetto perfetto di marketing situato a metà tra il tenero e il comico.

E in questo sono perfettamente riusciti. Lo stesso non si può dire del loro film che urla, strepita, esagera e si agita confondendo le acque senza raccontare niente, ma semplicemente affiancando gag una dopo l’altra fino alla noia.

Per l’occasione la Illumination crea una mitologia dei Minion (senza troppo impegno) e mette accanto ai tre personaggi fondamentali dei nuovi villain a cui rispondere, una coppia in stile Londra anni ’60, Tuttavia poco cambia, i ...