È scritto così bene che non gli sì può davvero voler male a Una Notte con la Regina, favoletta ironica e convulsa tratta da un fatto vero (molto ma molto più moderato di quel che si vede). La notte in cui ufficialmente finì la seconda guerra mondiale l’Inghilterra, e Londra in particolare, fu pervasa da festeggiamenti estremi e liberatori. Mesi di austerità e coprifuoco deflagravano in un’unica notte di follia, a cui parteciparono anche Elizabeth e Margareth, le due figlie del re d’Inghilterra, ovviamente scortatissime. Questo film scritto da Kevin Hood e Julian Jarrold (in due sono stati responsabili alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni) butta l’aneddoto in farsa, cerca il cartone animato e tramuta ogni cosa in favoletta, con un tale gusto per l’esagerazione e con così poche pretese da essere contagioso.
Reali da macchietta, principesse che rotolano dalle scale, equivoci, girandole, scambi di persona e ovviamente un amore scoperto e coltivato in una notte con un soldato ...
Colorato, vivace e movimento, Una notte con la Regina, prende un fatto vero e lo deforma in farsa senza mai pretendere credibilità o aspirare al realismo
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