Un Re allo Sbando
di Peter Brosens, Jessica Woodworth
9 febbraio 2017
Re Nicola III del Belgio è in visita in Turchia assieme al suo entourage e ad un regista incaricato di fare un documentario-ritratto-agiografia su di lui quando riceve la notizia che la Vallonia si è separata dal resto della nazione. Il Belgio è spezzato in due e lui è lontano. Una tempesta elettromagnetica ha bloccato ogni volo e non c’è modo di raggiungere il proprio paese, anche perché la Turchia, intenzionata ad entrare nell’Unione Europea, non vuole che lui si muova per evitare incidenti. Dovrà scappare in auto e attraversare mezzo continente per arrivare a casa, seguito dalla videocamera di un documentarista sempre più eccitato da costa sta diventando questo film.
Un Re Allo Sbando prende subito la strada del grottesco e dell’assurdo, parte da uno spunto di fantapolitica concreto, ma lo abbandona immediatamente quando, come prima soluzione per uscire dalla Turchia, il re del Belgio assieme al suo valletto, l’ufficio stampa e l’attendente si travestono da cantanti folk balcane per...
Poteva essere un buon esempio di commedia paneuropea Un Re Allo Sbando, invece si perde quasi subito e spreca un ottimo spunto narrativo
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