The Mechanic è resuscitato. Lo dice già il titolo. Ed è almeno la seconda volta.
Dopo essere tornato in vita in forma di remake del film omonimo (cioè Professione Assassino) con Charles Bronson, ora torna come sequel di quel remake, sempre con Jason Statham. E in questa terza vita è ancora di più un “film di Jason Statham” di prima.
Statham infatti è un attore che plasma i film intorno a sé, che piega le sceneggiature e le regie intorno ad un sottogenere dell’action movie che esiste solo se c’è lui come protagonista. Trame, personaggi secondari, scene d’azione e finali sono quasi sempre gli stessi, nel sottogenere Statham, plasmati sull’esempio aureo di The Transporter. Si tratta della forma più sincera e meglio riuscita di film di vera serie B d’azione di cui possiamo godere in questi anni. L’unica garanzia.

Dunque anche qui lui è un contractor privato che fa il lavoro sporco (ma con classe e una bravura unica) per conto della malavita. Qualcosa però va storto e qualcuno si mette in t...