Che fine fanno i personaggi dei film e dei documentari quando si accendono le luci? Che ne è delle loro storie? Come proseguono? Cosa gli accade? Come vivono i nuovi sconvolgimenti sociali? A partire da queste domande Banietemad ha strutturato il suo Tales, racconto con molti personaggi (in stile staffetta, l’uno lascia il testimone all’altro uscendo dall’inquadratura quando ha finito il proprio segmento) tutti provenienti dalle sue opere precedenti, sia di finzione che documentarie. Il film è scritto in modo che tutto sia comprensibile anche per chi non ha visto i suddetti film e quindi non conosce già i personaggi, sebbene si avverta sempre la mancanza di un colpo nel battere il tempo.

Il film quindi cammina come uno zoppo, è una torta in cui un morso già è stato dato ed è indubbio che questo sia un elemento di fascino del racconto. Abbiamo l’impressione di entrare in storie in corso, di cui sappiamo poco ma quel che vediamo, il piccolo intreccio che ci viene ...