Sulla Via Lattea non sarà ricordato come uno dei migliori film di Kusturica, assolutamente no, tuttavia afferma come e quanto questo regista sia approdato a uno stile immediato che vive del secondo in cui è fruito. E lo fa con un piacere innegabile. Quando tutto funziona, e qui molto funziona, i suoi film sono come concerti in cui si è animati da un’esaltazione irripetibile. Forse non è questo un film destinato a rimanere nella memoria, ma le sensazioni scatenate nel momento in cui viene visto probabilmente sì.

Ci si può facilmente infastidire di contadinelle procaci e amorose, di lattai che girano tra le pallottole con un romantico ombrello aperto (come se li proteggesse) e di un gran misto di animali che paiono recitare come attori. Ma forse è meglio farlo in altri film, qui questi elementi fiabeschi vivono con tale energia in un caos in cui la vitalità è parente stretta alla brutalità, che anche la più nota e trita delle figure non può somigliare a nessuno stereotipo.