Questa volta Xander Cage viene caricato su un aereo ancora più grosso: “È grande il doppio di quelli cui eri abituato e ha serbatoi sufficienti a rimanere in volo per tre volte il giro del mondo”. In questo dettaglio sta molto di quello che è xXx: Il Ritorno di Xander Cage, grandissimo e grossissimo, pieno di esagerazioni non sempre necessarie (anche se stiamo parlando di un film che ne segue un altro che proprio dell’esagerazione aveva fatto la sua cifra) ma soprattutto terribilmente somigliante alla versione grassa del precedente e conscio di essere un’operazione mondiale, fatta per girare il mondo. Del resto anche Vin Diesel, com’è normale che sia, è la versione più bolsa di se stesso a 35 anni e nonostante faccia finta di niente, si vede.

Questo terzo xXx, il secondo con Vin Diesel, ha dimenticato tutto del primo se non lo spirito coatto. Ha dimenticato di essere nato come una specie di parodia di James Bond (lo stesso spirito che aveva animato Kingsman – Secret Service