Si è inevitabilmente (o ineluttabilmente?) discusso a lungo di Avengers: Endgame in questa edizione del Comic-Con non tanto al panel dei Marvel Studios, focalizzato sul prossimo futuro dello studio, quanto dagli incontri con gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely e i fratelli Russo.

Le menti creative dietro al maggiore incasso della storia del cinema (LEGGI – I Russo rispondono ai complimenti di James Cameron) ne hanno parlato non solo durante i loro panel, ma anche nei successivi incontri con la stampa.

Ecco quindi i principali punti toccati durante le chiacchierate fatte con Comicbook.com.

Avengers: Endgame: ecco come i viaggi nel tempo sono stati influenzati da Harry Potter

McFeely: abbiamo guardato e riguardato Ritorno al Futuro 1 e 2 nello specifico. E puoi già sapere perché l’abbiamo fatto, no? Se dovevamo seguire delle regole per i viaggi nel tempo, Ritorno al Futuro ha una certa importanza. Tutti credono che sia quello il modo in cui funzionano perché si tratta di un gran film, forse il migliore in materia. Ma se avessimo seguito con precisione quella strada, quella del fare qualcosa nel passato che ti incasina il futuro, lo avremmo dovuto fare almeno sei volte. E non c’era modo di farlo. Sarebbe stata una follia […] Ma mi piace molto quello che hanno fatto nel terzo atto di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, il momento in cui vedi un vaso che viene rotto da una pietra. Non sai perché, ma la scena scorre via bene, non vieni distratto dalla cosa. Poi però scopri che sono stati quei personaggi a lanciarla a loro stessi ed è una cosa che mi piace molto.

Avengers: Endgame: ecco perché Vedova Nera doveva morire

Markus: Black Widow non aveva ancora il suo film solitario e ci sono ancora delle storie da raccontare, ma per il suo arco narrativo in Avengers, i conti erano già stati fatti nel primo film. Qualcuno doveva morire per ottenere la Gemma dell’Anima. È la regola. Hai bisogno di due persone che si amano per far sì che l’equazione possa funzionare. Quando abbiamo capito le ripercussioni sulle persone avute dal salto temporale di cinque anni, vediamo che lei è rimasta in questa situazione in cui è come costretta a mantenere la sua posizione per tenere insieme i cocci del mondo e il sacrificarsi faceva parte della cosa.

Uccidere Captain America sarebbe stato troppo facile

McFeely: uccidere Captain America sarebbe stato troppo facile. Quel ragazzo salta sopra a una granata in ogni film. Tony prende una strada e Steve un’altra. Attraverso più film vediamo come Tony abbandoni il suo egoismo per diventare più altruista, mentre Steve non è che finisca per intraprendere un percorso diametralmente opposto, ma parte di sicuro da posizioni altruiste per poi cominciare a capire che si deve fare una vita e pensare un po’ di più a sé stesso. Il più grande viaggio che fa è quello alla fine del film, quando diventa il soldato che torna a casa dalla guerra e decide di abbandonare lo scudo. Saltare su un’altra granata non sarebbe sembrato appropriato.

“Alla tua sinistra”, ecco come è nata l’iconica battuta nella battaglia finale contro Thanos

I due sceneggiatori hanno anche rivelato un curioso dettagli circa la battuta “alla tua sinistra” che sentiamo fare a Captain America da Falcon nella battaglia finale di Avengers: Endgame, nel momento in cui i supereroi obliterati dalla decimazione di Thanos tornano in vita per combattere contro il Titano Pazzo.

McFeely: se non ricordo male si è trattato di un suggerimento di Joe Russo. Originariamente l’avevamo scritta in The Winter Soldier ed è bellissimo risentirla perché ha un profondo significato sia per i fan che per Captain America. C’è questo momento in cui lui li vede tornare e quasi sorride perché stava per combattere da solo. Stava per sobbarcarsi tutto e andare incontro a una morte certa. Vedere tutte queste persone che accorrono in suo aiuto dopo tutto quello che ha fatto è straordinario.

Avengers: Endgame è al cinema dal 24 aprile.

CORRELATO CON AVENGERS: ENDGAME

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

Approfondimenti sui Marvel Studios

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