Qualche settimana fa vi avevamo annunciato, con molta soddisfazione e tanta speranza, la riapertura di Arcadia Cinema per il 17 luglio: avremmo celebrato insieme a loro l’evento con la proiezione di Inception, due settimane prima del lancio di Tenet. Purtroppo, a causa del protrarsi dell’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti, il film di Christopher Nolan è stato rinviato al 26 agosto in Italia. Successivamente, sono slittate le uscite di diversi altri film, in ultimo quella di Onward – Oltre la magia, che si supponeva sarebbe uscito il 22 luglio e invece ora rimane senza data.

È per questo motivo che Arcadia Cinema ha annunciato oggi di aver dovuto sospendere, a malincuore, la riapertura dei cinema di Melzo, Bellinzago Lombardo ed Erbusco:

A causa di ulteriori spostamenti delle date di uscita dei Nuovi Film tra cui Onward – Oltre la magia, Tenet, Mulan e altri titoli, ci troviamo nostro malgrado e con grande dispiacere a dover posticipare la riapertura dei cinema.

Noi siamo pronti. Aspettiamo i Film.

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Noi di BadTaste.it siamo media partner di Arcadia, e sappiamo che era tutto pronto per riaccogliere in sicurezza e con entusiasmo gli spettatori. Quello che mancano sono i nuovi film: dal 15 giugno i cinema in Italia possono riaprire, e stanno lentamente e progressivamente cercando di riaprire (il weekend appena trascorso, il quarto dalle riaperture, ha visto un ulteriore incremento negli incassi e nei biglietti staccati, anche grazie alle numerose arene estive). Ma senza prodotti inediti è difficile che si possa arrivare a una quota di riaperture accettabile, perché gli spettatori faticano ad andare in sala se non ci sono nuovi film (l’esperienza delle arene è diversa, ovviamente). Per contro, i distributori sono in difficoltà a far uscire nuovi film se non hanno la garanzia che vi siano abbastanza cinema aperti per proiettarli e garantire quindi un certo incasso. È un circolo vizioso che a questo punto sembra davvero complicato da interrompere, ci vorrebbe senza dubbio più dialogo tra le parti e una visione più industriale che chiaramente nel nostro contesto manca.

Oltre ad Arcadia Cinema, anche gli amici del cinema Victoria di Modena negli ultimi giorni hanno annunciato che non riapriranno i battenti finché non usciranno nuovi film:

Buongiorno amici,
oggi ho voglia di raccontarvi cose.
Dovete sapere che ogni giorno, ricevo un sacco di messaggi su instagram, su facebook, su google, via mail, per telefono, che mi chiedono tutti la stessa cosa:
QUANDO RIAPRITE?
Purtroppo amici ancora non lo sappiamo e se lo sapessimo sareste ovviamente i primi a saperlo. ?
Ma oggi ho deciso di rispondervi cosí con questa meravigliosa immagine che dice:
RIAPRIREMO QUANDO HOLLYWOOD CI DARÀ I FILM

Un’altra realtà indipendente molto importante del nord Italia, IMG Cinemas di Mestre, ha invece annunciato sulle pagine del Corriere del Veneto che chiuderà i battenti per almeno un mese a partire dal 20 luglio (dopo aver riaperto coraggiosamente il 15 giugno con biglietti a prezzi scontati):

«I grandi film americani che fanno da traino hanno posticipato la data di uscita – spiega Gianantonio Furlan, titolare del multisala nel cuore di Mestre – c’è solo una data fissata (il 26 agosto per il nuovo film di Nolan) e non è detto che sia rispettata. In queste settimane abbiamo fatto il possibile con quello che offriva il mercato: film in piattaforma e un po’ di vecchie pellicole. Abbiamo raschiato il fondo dei magazzini ma adesso era impossibile proseguire. Riapriremo il 19 agosto se arrivano i film, se no aspetteremo ancora».

«Non era mia intenzione chiudere ma in queste condizioni non era possibile andare avanti – prosegue Furlan – adesso attendiamo Venezia (la Mostra del Cinema) per capire cosa propone e se ci saranno dei film che potranno uscire in concomitanza. Ma lo sapremo solo quando il programma sarà chiaro. Sarà fondamentale capire se ci sarà la volontà di far uscire a ridosso del Festival determinati film anche nelle sale»

«Secondo le mie stime avremo un meno 50 per cento di incassi rispetto al 2019 – dice Furlan – ma è un dato che potrebbe peggiorare se il settore, penso soprattutto a quello americano, non riprende».

 

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