The Wall Street Journal pubblica un nuovo aggiornamento sulle evoluzioni della possibile cessione di asset dell’impero della famiglia Murdoch.

La testata rivela che la Disney e la 21st Century Fox hanno ripreso “discussioni più serie” (rispetto a quelle degli ultimi mesi, che qualche settimana fa si erano interrotte), proprio come vociferava due giorni fa Mike Fleming. Ricordiamo che se l’operazione dovesse andare in porto, nelle mani della Disney finiranno tutte quelle attività della Fox non collegate al broadcasting (la major di Burbank possiede già la ABC e, legalmente, non potrebbe avere anche Fox Broadcasting) come la divisione cinematografica, quella satellitare (il 39% di Sky), la piattaforma Star India, FX Networks, National Geographic, il 30% di Hulu (il resto della proprietà è di Disney e Comcast).

Anche Comcast, proprietaria tra le altre cose di NBC Universal, sta valutando seriamente l’acquisizione di asset, mentre Sony e Verizon Communications avrebbero espresso interesse. Il valore complessivo delle proprietà in vendita è di circa 48.5 miliardi di dollari, di cui si calcola che 20th Century Fox e le attività di produzione televisiva valgano 15 miliardi.

Ricordiamo che tra tutte, Disney è senza dubbio la compagnia con più interesse a rilevare gli asset di Murdoch: da un lato lo studio televisivo della Fox produce molte serie tv, tra cui Modern Family (che fa parte della prima serata della ABC); dall’altro la 20th Century Fox possiede i diritti di sfruttamento degli X-Men (che potrebbero quindi tornare in mano ai Marvel Studios, con potenziali crossover cinematografici in vista). C’è poi la saga di Avatar: la Disney è profondamente legata a questo franchise, avendo costruito le aree di Pandora presso Animal Kingdom. Possedere il 39% di Sky (azienda sulla quale i Murdoch tentano da tempo la scalata, contrastata dai regolatori britannici) permetterebbe al colosso dei media di espandersi in Europa, mentre aumentare la propria percentuale in Hulu significherebbe avere maggiore potere decisionale su un’importante realtà di streaming in un momento storico particolarmente fortunato per queste nuove piattaforme (basti pensare che proprio Hulu ha trionfato ai recenti Emmy con The Handmaid’s Tale).

Non mancano le preoccupazioni: l’altroieri Fleming commentava che “l’umore a Hollywood non è all’insegna dell’entusiasmo, più che altro per l’incertezza che deriva con la potenziale riduzione di una major a generatore di contenuti del sistema Disney.”

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Fonte: Variety

 

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