Dopo le prime reazioni di qualche giorno fa, è caduto l’embargo sulle recensioni internazionali di Birds of Prey (leggi la nostra recensione e guarda la nostra videorecensione) e sembrano decisamente positive.

L’archivio RottenTomatoes ha raccolto già una sessantina di recensioni di testate americane e britanniche: al momento la percentuale di giudizi positivi è dell’89%, con un voto medio di 7 (ma ovviamente bisognerà aspettare che il numero di recensioni salga sopra il centinaio per una media definitiva). Su Metacritic, invece, il giudizio medio è sufficiente (le recensioni raccolte finora sono 25).

Ecco alcuni estratti da noi tradotti:

  • Observer – “In nessun punto il film diventa poco interessante, e la sua fluidità ambiziosamente bizzarra è nettamente preferibile alle assurde missioni a base di Macguffin al centro di molti film supereroistici di entrambi gli studios.”
  • BBC – “Birds of Prey è sicuramente più coerente di Suicide Squad, e più energetico dello scialbo reboot di Charlie’s Angels, l’ultimo tentantivo di Hollywood di assemblare un trio di eroine d’azione. Forse conta come progresso il fatto che dopo tanti anni in cui violentissimi ripoff alla Tarantino erano incentrati su uomini, ce n’è finalmente uno sulle donne.”
  • LA Times – “Harley Quinn non è l’unica a essersi emancipata. Possiamo dire che l’intero film – una rapida, poco costosa e molto controllata distrazione dalle vicende più grandi e pesanti che coinvolgono la fabbrica di blockbuster della DC Comics – è riuscito a emanciparsi dal peso del Joker di Jared Leto, un tentativo malriuscito recentemente eclissato dal personaggio nettamente superiore (e imminente vincitore dell’Oscar) di Joaquin Phoenix.”
  • Indiewire – “Non sarà la totale emancipazione che era stata promessa (almeno non per ora), ma in maniera tutta sua è senz’altro fantasmagorica”.
  • TheWrap – “Un cinecomic vietato ai minori leggero che prende in prestito elementi e ispirazioni da film come Dalle 9 alle 5… orario continuato, Bugs Bunny e Modesty Blaise per creare un’avventura che trascende il genere con deliziose esplosioni di anarchia e umorismo”.
  • TheGuardian – “Questo film è un blitz di cattivo gusto, una cornucopia di volgarità, ed è divertente in maniera bizzarra – più di quanto ci si possa aspettare, vista l’accoglienza gelida nei confronti di Suicide Squad – oltre che folle in maniera coinvolgente.”
  • TheHollywoodReporter – “Chi sperava in una fusione di umorismo e devastazione alla Deadpool dovrà abbassare le aspettative: Harley sarà anche nota per la sua imprevedibilità, ma Birds segue tutte le regole del classico film d’azione.”
  • Variety – “Cathy Yan colpisce con impeccabile ferocia. Le sue scene d’azione hanno uno spazio visivo esplosivo e assordante, completate da momenti che piaceranno al pubblico.”
  • Vox – “L’aspetto più entusiasmante di Birds of Prey è come si disinteressi con stile del dolore e del corpo umano”
  • ThePlaylist – “Sfacciato e insolente senza rimorsi, Birds of Prey è troppo elaborato e a volte esasperato, ma almeno non contiene mai momenti noiosi.”

Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) sarà al cinema il 6 febbraio 2020.

Qui di seguito la sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia della poliziotta, dell’uccello canterino, della psicopatica e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo lei sa fare. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, prendono di mira la piccola Cass, la città viene messa sotto sopra per trovarla. Le strade di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incrociano, e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per sconfiggere Roman.

I protagonisti oltre a Harley Quinn (Margot Robbie), sono Black Canary (Jurnee Smollett-Bell), Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead), l’investigatrice Renee Montoya (Rosie Perez), Batgirl/Cassandra Cain (Ella Jay Basco), Maschera Nera (Ewan McGregor) e Victor Zsasz (Chris Messina).

Alla regia Cathy Yan, prima regista asio-americana a dirigere un cinecomic.

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