Bussano alla porta, nuovo film di M. Night Shyamalan ora nelle sale (LEGGI LA RECENSIONE), è tratto dal romanzo La casa alla fine del mondo, scritto da Paul G. Tremblay. La sceneggiatura compie però alcuni sostanziali cambiamenti al finale rispetto a quello della fonte, di cui recentemente Tremblay ha discusso in un’intervista con il Los Angeles Times. Ovviamente non proseguite la lettura se non avete ancora visto il film e non volete incappare in pesanti SPOILER.

Bussanno alla porta si conclude con il sacrificio di Eric, che convince Andrew ad ucciderlo. Successivamente, quest’ultimo è mostrato in un flashforward con la figlia Wen ormai cresciuta. Nel libro è invece la bambina a morire a causa di un incidente, quando Andrew e Leonard lottano per una pistola. Così, i due genitori rifiutano di compiere una scelta e si mettono insieme in viaggio. Se inoltre la pellicola esplicita che le visioni dei quattro sconosciuti sono vere e l’apocalisse è in corso, il romanzo rimane fino alla fine ambiguo su questo punto.

Lo scrittore inizia commentando i due principali cambiamenti al finale apportati da Bussano alla porta rispetto al suo romanzo. Ecco le sue parole:

Sapevo che nel primo tentativo di realizzarlo… finanziatore dopo finanziatore lo ha rifiutato perché nessuno voleva vedere Wen morire sullo schermo. Wen è davvero il fulcro per me, nella mia immaginazione e nella differenza tra i due [libro e film]. Anche se dovrei dire che ci sono due cose: Wen e il fatto che non sia ambiguo, cambia tutto.

Come genitore, e senza le questioni politiche più ampie che accadono con i papà queer, puoi capire che se l’apocalisse sta davvero accadendo e vuoi che tuo figlio continui a vivere, allora forse puoi affrontare questa scelta. Non voglio parlare per Night, ma so che era molto interessato alla parte della scelta. Io sono agnostico… lui viene da un’esperienza culturale diversa dalla mia, ma anche da un’esperienza religiosa diversa. Quindi sono ancora alle prese con i due diversi finali.

Tremblay poi riflette su cosa questo significhi a livello di atmsofera:

Credo che il finale del film sia molto più cupo del mio libro. Non intendo dire questo con leggerezza. Ma a parte la politica, a livello di personaggi, l’idea di “Cosa faranno ora Andrew e Wen?“. Non hanno semplicemente appena ucciso Eric: come faranno ad andare avanti con questa consapevolezza? E con quella che questo essere supremo che controlla l’universo è stato così incessantemente crudele con loro? Non scriverei mai un sequel di La casa alla fine del mondo, ma in realtà sono stranamente interessato alla storia di ciò che Wen e Andrew faranno adesso.

Cosa ne pensate dei cambiamenti che Bussano alla porta apporta al finale del romanzo originale? Lasciate un commento!

Trovate tutte le informazioni su Bussano alla porta nella nostra scheda.

FONTE: Los Angeles Times

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