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Parlando col Rolling Stone, Sam Raimi ha toccato una questione inevitabilmente collegata a quella emersa nelle reaction ovvero la libertà d’azione che gli è stata assicurata dai Marvel Studios. Il filmmaker ha dichiarato di non aver avuto restrizioni di sorta se non quelle “imposte” dal dover inserire la sua pellicola in un franchise collegato ad altri lungometraggi e serie TV.
Ho avuto completa libertà creativa, ma ho dovuto seguire molte cose della “lore” marveliana. Anche se ho goduto di libertà creativa totale, i film precedenti e il percorso che la Marvel vuole seguire per il futuro hanno dato una direzione precisa sulla strada da percorrere. Ma, all’interno di questi parametri, ho avuto libertà d’azione facendo sì che la storia mantenesse comunque i personaggi su un sentiero in grado di unirsi, simultaneamente, a quello delle altre proprietà intellettuali.
Il regista porta anche un esempio pratico:
Ad esempio, dovevamo essere sicuri che Doctor Strange non sapesse più di quello che aveva imparato in Spider-Man: No Way Home sul multiverso. E, allo stesso tempo, non doveva ignorare quello che aveva già appreso.
Doctor Strange nel multiverso della follia sarà nelle sale dello stivale a partire dal 4 maggio, mentre in quelle americane dal 6 maggio.
Trovate tutto quello che c’è da sapere sul lungometraggio diretto dall’acclamato Sam Raimi nella nostra scheda del film.
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