Eternals, il nuovo film del Marvel Cinematic Universe, è finalmente arrivato nei cinema.

La pellicola di Chloé Zhao approda nelle sale carica di responsabilità. Dopotutto questa Fase 4 del MCU al momento ha visto solamente un film prequel dedicato alla Vedova Nera e quel Shang-Chi che tanto ha conquistato il pubblico, quanto era privo di quella forza necessaria per portare avanti la continuity della saga. Questo perché, quando si decide di realizzare un film all’interno di quella grande catena di montaggio che è l’universo Marvel al cinema, è ormai necessario puntare ad alzare ulteriormente l’asticella. Un’asticella necessaria a conquistare l’attenzione di un fandom che, dopo lo scontro con Thanos, ancora fatica a immaginare cosa possa esserci di più “grande e pericoloso” per i propri eroi preferiti.

Come se non bastasse, Eternals ha il difficile compito di far conoscere al pubblico ben dieci personaggi nuovi, quasi del tutto sconosciuti sul suolo italico. Una missione superata a suo tempo dai Guardiani della Galassia di Gunn, ma che qui risulta essere ancora più difficile e complessa, vista la natura dei personaggi. Se il risultato sia stato soddisfacente o meno, lo lasciamo ovviamente al vostro gusto personale. Chi vi scrive, dopo aver assistito alla magnifica proiezione al cinema Arcadia di Melzo, è rimasto del tutto ammaliato e conquistato dal lavoro svolto dalla regista di Nomadland (LEGGI LA RECENSIONE).

 

 

Urge però una premessa: sono da sempre un lettore accanito di fumetti e conoscevo già gli Eterni, personaggi che ho imparato ad amare grazie al magico tratto di Jack Kirby. Per me è stato abbastanza semplice, quindi, orientarmi all’interno del nuovo film Marvel/Disney. Un film che, comunque, ha saputo stupirmi con alcune differenze sostanziali rispetto al materiale originale.

Prima che qualcuno possa alzare torce e forconi, voglio essere chiaro: è ovvio che queste trasposizioni cinematografiche siano diverse dai fumetti dai quali prendono spunto. È altresì ovvio, però, che le atmosfere e il mood generale dell’opera di riferimento debbano essere mantenuti, per evitare di incorrere in eccessivi stravolgimenti.

Chloé Zhao fa esattamente questo: conosce le basi dei personaggi e le stravolge per creare qualcosa di vecchio e nuovo allo stesso tempo. Poco importa se tre personaggi erano di sesso maschile nel fumetto (Ajak, Sprite e Makkari), mentre qui vengono interpretati da splendide attrici. La psicologia di questi Eterni viene mantenuta e, soprattutto, alcune decisioni sono state prese con cognizione di causa per trattare determinate tematiche all’interno del film. Quali esse siano, però, vi lasciamo il piacere di scoprirlo in sala.

 

Eternals

 

Allo stesso tempo, gli Eterni del MCU provengono dallo spazio, mentre Kirby li ha pensati come protettori della Terra. Nonostante ciò, il legame tra la loro nascita e i piani dei Celestiali visti nel film hanno differenti punti in comune. Punti parzialmente trattati da Neil Gaiman nella run del 2006, disegnata da uno stellare John Romita Junior e carica di idee innovative. Idee che sono state addirittura considerate “azzardate” da alcuni lettori, ma che non possiamo non elogiare, invitandovi a recuperare i sette episodi di questa serie.

Una delle principali differenze tra film e fumetti è la scelta di Chloé Zhao di rendere unici i vari Eterni. L’idea iniziale di Kirby era quella di avere dei personaggi estremamente vicini alle divinità, tant’è che il tema della religione è sempre presente all’interno delle storie su carta. Per fare questo, il Re diede agli Eterni incredibili poteri, come sparare raggi laser dagli occhi, volare e cambiare il proprio aspetto. Nel MCU, invece, ogni personaggio ha un proprio potere, rendendo, per esempio, Ikkari l’unico in grado di emettere i succitati laser dagli occhi. Questo ha permesso alla Zhao di rendere più iconici i vari protagonisti, aiutando il pubblico a identificare rapidamente i molti nuovi volti presenti in scena. Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte a una scelta ben ponderata, pensata per rispondere a regole di mercato e di pubblico differenti rispetto agli anni Settanta.

Ovviamente non ci avviciniamo nemmeno a trattare le differenze tra i costumi dei personaggi dei fumetti e le loro controparti cinematografiche. Idem per il creature design dei Devianti, ben diverso dai concept ideati da Jack Kirby. Anche in questo caso si tratta di decisioni prese per aggiornare i protagonisti al 2021, rendendoli fruibili per il grande pubblico attuale.

Come sempre, quindi, il materiale originale è stato preso come base di partenza per la pellicola del Marvel Cinematic Universe di turno. Con il suo Eternals, Chloé Zhao ha però rispettato le atmosfere delle storie della Casa delle Idee, trattando le medesime tematiche che abbiamo imparato ad amare tra le pagine a fumetti. Tematiche come il senso della vita, l’importanza delle emozioni, le difficoltà dell’amore e il significato dell’immortalità.

 

Eternals

 

E voi che cosa ne pensate? Siete rimasti affascinati dal film sugli Eterni, oppure speravate in qualcosa di diverso? Siete d’accordo con noi che alcune differenze tra film e fumetti siano del tutto trascurabili, oppure da una trasposizione cercate totale fedeltà al materiale originale? Fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le nostre pagine social. Se volete commentare questo articolo insieme, invece, vi aspettiamo tutte le settimane sul canale Twitch di BadTasteItalia.

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